Giulia Bison e Marta Bagante hanno iniziato così, pensando alle casalinghe. Qualcuna si trova bene nel proprio ruolo di donna del focolare, qualcun’altra un po’ meno. Il fatto è che, a un certo punto, tutte si stancano di pulire pavimenti.
La collezione Dirtyhousewives parte da lì, dal voler ribaltare la situazione e dal ri-utilizzare i ferri del mestiere trasformandoli in accessori. Non dubitate, l’effetto è sorprendente: scope, pagliette, spugnette e quant’altro si mimetizzano diventando dettagli importanti della collezione.
Guardate ad esempio quest’abito rosso con le frange (realizzato con un mocio), oppure quest’altro abitino verde con dettaglio pagliette sulle spalle, la collana realizzata con una scopa oppure la t-shirt bianca con triangolini rosa di spugna.
La collezione al completo è composta da dodici capi; una maglietta, un abito e un accessorio per ognuno dei quattro materiali utilizzati.
Per ulteriori informazioni in merito agli altri capi, ai costi o per fare semplicemente quattro chiacchiere potete contattarle scrivendo a Dirtyhouse.
Bless that mess!
Votre ChouChou
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