Quando un posto è dentro il tuo cuore è difficile scegliere gli scatti migliori per descriverlo a immagini... queste che ho scelto, nell'ordine: uno scorcio di caruggi, il faro, i fenicotteri nel canale lungo le saline, la grotta delle oche, la spiaggia de la Caletta e la cattura di un tonno, mi sembrano le più significative, oltre che a raffigurare i miei posti preferiti, se non ricordi di infanzia...
Carloforte (o "u paize") è nell'Isola di San Pietro, isola a sud ovest della Sardegna, che per gli amanti del mare e dei contrasti merita di essere vista almeno una volta nella vita. A mio parere è il posto più bello di tutta la Sardegna (ma io sono di parte) perché è unico.
Carloforte è una colonia ligure, qui si parla tuttora il genovese (o "tabarchin"), si mangia la focaccia e la farinata, ma anche il cuscus ("cascà") per l'influsso della dominazione araba subita in passato, e naturalmente il tonno, che investe un ruolo di primaria importanza (ogni anno a Carloforte avviene il girotonno) ed è a detta di tutti eccezionale, bottarga inclusa.
L'acqua di Carloforte non ha nulla da invidiare ai posti esotici più lontani, e per la sua posizione così a sud e così aperta è decisamente cristallina, pulita e profonda (a parte la spiaggia de Il Giunco dove puoi camminare per km e avrai sempre l'acqua all'altezza dei polpacci).
Ogni spiaggia è differente per fondali, costa, e vegetazione. Dalla sabbia bianca della Caletta circondata da piante di aloe ed agave, ai ciottoli di Calafico. Dalle scogliere altissime de La Conca (per sbizzarirsi in tuffi esplosivi) alle grotte (grotta delle oche, grotta di Enea...). A seconda del vento è consigliata una spiaggia piuttosto che un'altra. Se tira Scirocco la Caletta è il paradiso, se tira Maestrale meglio spostarsi sull'altro versante.
Le spiagge sono facilmente raggiungibili. Una volta sbarcati con il traghetto, il porto è proprio di fronte al centro, coloratissimo per via delle facciate delle abitazioni, in macchina, o in motorino ci si sposta verso le spiagge, tutte segnalate su delle piccole pietre di granito adibite a cartello.
Il giro dell'isola in barca è sicuramente raccomandato, anche perché alcuni posti sono difficilmente raggiungibili via terra... un pò perché le strade le conoscono in pochi, un pò perché bisogna attrezzarsi.. (da bambina al "troeggiu" ci siamo calati giù con le corde).
*Il giro turistico è un pò affollato e sbrigativo, l'ideale è noleggiare un mezzo se si dispone di patente nautica.
Per un tramonto mozzafiato la zona del faro è meravigliosa... portatevi un paio di birre e gustatevi il trionfo della natura in silenzio.
Sì, perché l'Isola degli Sparvieri (così chiamata per via dei falchi protetti che la abitano) è natura pura, a tratti selvaggia e incontaminata, pronta a fare breccia nel tuo cuore.
Panther o.S.
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